Oggi parliamo di VO2max, un parametro utile per pianificare i nostri allenamenti e per comprendere al meglio il nostro stato di forma.
Indice dei contenuti:
Cosa indica il VO2max?
Il VO2max è il massimo volume di ossigeno consumato per minuto dal nostro corpo. Rappresenta quindi la capacità di portare ossigeno dai polmoni ai muscoli durante la corsa. Il calcolo del VO2max si basa su una combinazione di informazioni storiche personali e sui dati raccolti durante l’attività sportiva, principalmente legati alla frequenza cardiaca e al passo mantenuto durante la corsa.
Si tratta di un dato importante da tenere in considerazione per conoscere il proprio stato di forma. Questo parametro, ad esempio, consente di personalizzare i piani di allenamento e stimare le prestazioni sportive.

Questo valore, che viene espresso in millilitri al minuto per chilogrammo di peso corporeo (ml/min/kg), è condizionato molto dalla genetica, tuttavia è possibile migliorarlo del 15-20% con l’allenamento e con la perdita di peso, ovviamente in riferimento alla massa grassa.
La probabilità di migliorare il proprio valore di VO2max aumenta soprattutto quando il livello di condizione fisica risulta essere medio-basso. Negli atleti di alto livello, dove la condizione risulta essere già eccellente, il valore non subisce solitamente variazioni significative.
Come migliorare il proprio VO2max
Il modo migliore per aumentare il VO2max è allenarsi con costanza, prevedendo nella propria tabella di allenamento sessioni di ripetute ad alta intensità. La maggior parte degli sportwatch non tengono conto dell’altimetria durante la valutazione del VO2max, quindi meglio se la corsa viene svolta su un tratto piano rispetto ai percorsi in salita.
E’ bene ricordare, inoltre, che l’utilizzo della fascia cardio durante gli allenamenti restituisce valori più veritieri, in quanto la frequenza cardiaca risulta essere solitamente più accurata rispetto quella tramite rilevazione al polso. Di seguito alcuni parametri di riferimento, suddivisi in base all’età (i parametri diminuiscono con il crescere dell’età) e al sesso (nelle donne i valori sono inferiori rispetto agli uomini).

In molti casi è preferibile misurare la soglia anaerobica rispetto alla VO2max. Il motivo deriva dal fatto che il questo ultimo valore è un dato attendibile su brevi distanze, ma non è indice di quanto la prestazione potrà essere sostenuta a lungo. La soglia anaerobica, invece, è maggiormente correlata alle performance sulle medie e lunghe distanze.
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Buona corsa!